I mille anni di San Miniato: con la musica armena di Tigran Mansurian e l’ORT (Met 27.09.18)
Domani giovedì 27 e venerdì 28 settembre (ore 21.00, ingresso libero), appuntamento con l’ORT e le celebrazioni del Millenario di San Miniato al Monte. Tra le mura della Basilica risuoneranno le musiche di Tigran Mansurian tra cui la prima assoluta dell’opera “Seven Prayers” scritta dall’autore armeno su commissione dell’Abbazia e dedicata a Papa Francesco.
Domani l’atteso appuntamento dell’ORT, inserito nel cartellone degli oltre 50 eventi dedicati alla celebrazione dei 1000 anni dell’Abbazia di San Miniato al Monte. Il calendario è stato inaugurato il 27 aprile scorso, giorno in cui 1000 anni fa il vescovo fiorentino Ildebrando recuperò fra le rovine della precedente chiesa carolingia le reliquie del martire Miniato, un esule armeno ucciso nel 250 dai soldati dell’imperatore Decio, e le collocò più dignitosamente in un altare destinato a diventare la prima, vera pietra di fondazione di una nuova Basilica romanica.
All’interno della Basilica, l’Orchestra della Toscana si esibirà un momento musicale di straordinaria importanza che ribadisce il legame fra San Miniato al Monte e l’Armenia, con le musiche del più grande autore armeno contemporaneo, Tigran Mansurian. La sua musica riflette il patrimonio della tradizione musicale venerabile armena, che risale a più di mille anni fa e spazia dalle melodie di canto medievale ecclesiastico a sistemi scalari specifici e forme musicali. Le sue composizioni sono un’interessante miscela di musica d’arte armena e tradizioni popolari, con melodie luminose ed espressive e squisita tonalità impressionistica.
Il concerto si apre con l’opera Confessing with Faith scritta nel 1998 per la violista Kim Kashkashian e le quattro voci del British Hilliard Ensemble. A seguire la prima esecuzione assoluta di Seven Prayers, una nuova composizione musicale commissionata dall’Abbazia per omaggiare il santo protomartire fiorentino di nascita armena, San Nerses Shnorhali, Catholicos degli Armeni (1102-1173). Con questa opera Mansurian prosegue il lavoro iniziato con “Confessing with Faith”, traendo ispirazione dalla raccolta di orazioni del poeta, musicista e capo religioso del 12.mo secolo, San Nersete detto il “Grazioso” (come recita in armeno il nome Shnorhali). Le 24 preghiere – una per ogni ora del giorno – sono state tradotte nei secoli in greco, latino (Fide Confiteor), italiano e in altre ventinove lingue.
Nel 1994 Mansurian inizio` il lavoro selezionando, per poi metterle in musica, le prime sette preghiere della raccolta, e denominando il brano con il famoso incipit iniziale “Confessing with Faith” (In fede confesso), pubblicato nel 1998. Mentre per la commissione dell’Abbazia, ha arrangiato le successive orazioni, dalla 8 alla 14, confezionando una composizione per baritono, coro e orchestra, dedicata a Papa Francesco Bergoglio. Durante i quattro anni di scrittura di quest’opera, Mansurian ha cercato di avvicinarsi all’ispirazione che conduceva i grandi maestri medievali nel dare vita al “pensiero in musica” che si eleva ai riti cerimoniali, provando a concretizzare tale maestria nel pensiero musicale odierno: “[…] così facendo ho dovuto apprendere nuovamente il processo di trasformazione dalla monodia alla polifonia, dal canto rituale alla scrittura compositiva, e dalla Chiesa alla sala da concerto”.
Tra i protagonisti della serata Stefano Zanobini, prima viola dell’ORT, i cantanti Giulia Peri, Giovanni Biswas, Paolo Fanciullacci, Gabriele Lombardi de L’Homme Armé e il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Saracini” condotto da Lorenzo Donati. Sul podio a guidare orchestra e solisti sarà compito di George Pehlivanian, direttore libanese cresciuto a Los Angeles, formatosi sotto la guida di Pierre Boulez e Lorin Maazel.
Entrambi i concerti sono a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili. Non sono previste prenotazioni.