Olanda, in fuga i due ragazzini a rischio espulsione (Ilmanifesto.it 09.09.18)
Howick e Lili possono rimanere nei Paesi Bassi. Lo ha deciso ieri pomeriggio Mark Harbers, il sottosegretario olandese alla Giustizia e alla Sicurezza, che ha concesso loro il permesso di restare in Olanda, evitandone l’espulsione verso l’Armenia. Howick e Lili sono i nomi dei due fratelli, rispettivamente di tredici e dodici anni, la cui storia, nei giorni scorsi, è diventata un caso nazionale nei Paesi Bassi, fino alla felice conclusione di ieri. Figli di una donna armena, Armina Hambartsjumian, già espulsa dall’Olanda l’anno scorso dopo il rigetto della domanda di asilo, i due erano irregolari per le autorità olandesi, che volevano allontanarli dall’Europa e spedirli in Armenia. «Paese sicuro», secondo quanto stabilito da diversi tribunali. Peccato che loro, nel paese caucasico, non ci abbiano mai messo piede né ne conoscano la lingua. Da qui la madre, più di dieci anni fa, era partita verso l’Europa per un futuro migliore. Si era fermata prima in Russia, dove Howick e Lili sono nati, per poi trasferirsi nei Paesi Bassi nel 2008. Qui i due fratelli vivono da più di dieci anni, frequentando regolarmente la scuola e imparando la lingua. Unico problema il respingimento della domanda d’asilo che la madre aveva presentato non appena entrata nel paese. Risultato? Armina è stata rimandata in Armenia l’anno scorso, le corti olandesi volevano imporre lo stesso destino anche a Howick e Lili, prima dell’intervento del ministro Harbers che dopo le pressioni dell’opinione pubblica ha ribaltato quanto deciso fino a ieri dai giudici. Da ultimo quelli di Amsterdam che, venerdì sera, hanno escluso qualunque ripensamento: l’Armenia è un paese sicuro, gli accordi sono già stati presi e i due bambini vanno espulsi.
Ieri mattina però, il colpo di scena che ha messo i bastoni fra le ruote ai programmi del governo, guidato dal liberale Mark Rutte: Howick e Lili sono scomparsi dalla casa della famiglia affidataria, facendo perdere le loro tracce. Non è la prima volta che i due non si fanno trovare dalla polizia olandese, in una triste, ma alla fine efficace, partita a guardie e ladri.
A inizio settimana i due fratelli sono stati nascosti da un’amica della madre che, nel frattempo, ha pubblicato un appello indirizzato alle autorità olandesi per interrompere la procedura di espulsione. Niente da fare, «coloro che non possiedono i requisiti, non possono rimanere qui» è stata la risposta del primo ministro Rutte. Nonostante la mobilitazione di associazioni, partiti e singole personalità, il loro destino sembrava segnato e l’appello a favore di un kinder pardon, una amnistia per i minori da tempo nel paese, destinato a cadere nel vuoto. A nulla era servito anche l’intervento del Garante per l’infanzia olandese che, venerdì, aveva accusato le autorità olandesi di infrangere i diritti dei minori. La scomparsa improvvisa dei bambini ieri mattina e la crescente indignazione, hanno però convinto il governo a cambiare idea: viste le «mutate circostanze», Howick e Lili possono rimanere.